Storia del Liceo "A. M. ROVEGGIO " dal 1959

Storia del Liceo "A. M. ROVEGGIO " dal 1959 (ESTRATTO DALL'ANNUARIO DEL LICEO "A.M. ROVEGGIO")

CENNI STORICI

Quando, il 21 luglio 1959, il Presidente della Repubblica istituì, con decreto, il "Liceo Scientifico Statale" ad unico corso e ne approvò il relativo organico, (1 posto Preside di 1^ Categoria senza insegnamento; 6 cattedre di ruolo A; 1 cattedra di ruolo B) - decreto che sarà registrato al la Corte dei Conti i l 23 maggio 1960 - a Cologna Veneta furono tutti soddisfatti. Il Liceo Comunale "P. Mabil" infatti era costato al bilancio comunale un notevole sforzo nonostante il contributo delle famiglie degli alunni e degli insegnanti, ben lungi dal percepire uno stipendio pari ai colleghi statali o pareggiati e solo da qualche anno con lo stipendio anche durante i mesi estivi. Di questo del resto ha parlato l'Autore della precedente parte della storia del Liceo Comunale "P. Mabil". Ci sono state, è vero, alcune polemiche sulla buona scelta di un Liceo Scientifico. In realtà Istituti Tecnici ce ne sono a Legnago, Montagnana, San Bonifacio e poi anche a Lonigo (Agrario e Commerciale), senza contare quelli dei due capoluoghi di provincia Verona e Vicenza. Cologna è decentrata, lontana dai luoghi di cultura e lo è anche il Colognese di veneziana memoria che pure in Cologna (vedi la Storia del Cardo) ha fatto vivere Accademie e fatto prosperare umanisti che si sono fatti ricordare anche nel campo nazionale. Qualcuno disse che si veniva incontro ai figli dei piccoli medio borghesi della zona. Ma sbagliava e tanto, perché il Liceo attirò non solo i figli della sunnominata società, ma anche quelli che si sentivano portati a studi superiori e che altrimenti sicuramente sarebbero diventati, come tanti, ragionieri o geometri, mentre ora l'ex-liceale è intellettuale che vive a Cologna o nel Colognese avendo modificato, volere o no, il tran-tran di questa zona al limite degli interessi provinciali. Una prova è data dal fatto che il Liceo quando fu adeguatamente sostenuto vide il numero dei suoi iscritti aumentare di anno in anno tendendo a raggiungere i due corsi. Del resto le grandi scuole oceaniche, con grande felicità di piccoli e grandi praticanti hanno vissuto rivoluzioni abortite perché le rivoluzioni trionfano solo quando l'economia tracolla. Il 1789 insegni. Primo Preside fu il ch.mo prof. Giovanni Vecchiato, nato a Pressana il 16 gennaio del 1911 e lì rimasto con la famiglia fino alla fine della prima guerra mondiale. A Pressana la madre insegnò alle elementari ed è sicuramente ricordata da chi ha qualche anno, perché donna di grande capacità e virtù. Vecchiato era titolare di Fisica e Matematica al Liceo Messedaglia e qui comandato come Preside anche per l'anno seguente e quindi dall'ottobre del 1959 al 30 settembre del 1961. Ritornò nell'anno 1961-62 in assegnazione provvisoria, vincitore della presidenza per il Liceo di Gorizia. In questi anni ci si preoccupò di dare il nome al Liceo Statale poiché la titolazione a Pietro Mabil del Comunale era automaticamente decaduta. Già il 6 novembre 1959 il collegio dei professori in seduta straordinaria ne discute. In realtà i dati esibiti intorno alla vita di P. Mabil, pochissimo conosciuti, spinge qualcuno a bocciarla: 1 ) perché non nato a Cologna Veneta, 2) perché visse poco a Cologna. Più di uno dei bolognesi di oggi non è nato a Cologna. L'autore di questa memoria, anche. E' vero visse poco a Cologna perché professore di Retorica latina all'Università di Padova (fu collezionatore delle lettere di Cicerone e altro) e poi Rettore, ma sposato alla ricca erede di una famiglia Bolognese ebbe ripetuti contatti con Cologna anche quando si stabilì a Verona. I nomi proposti furono tutti i letterati d'Italia. Tra i tanti anche quello di Monsignor Antonio Maria Roveggio, nato a S. Sebastiano di Cologna, ma che pure non venne troppo spesso in questa zona visto che, comboniano missionario e per virtù di cose esploratore in Africa, visse per quasi tutta la sua vita in Africa o presso la Casa Madre di Verona. Viene esibita una bibliografia agiografica edita dalla Editrice Nigrizia. In una seconda seduta, su 10 professori (una assente aveva lasciato una delega che non viene ritenuta valida) tre si astengono. Così anche questa seconda riunione si conclude con un niente di fatto. Si ritorna sull'argomento nella seduta del 1 dicembre 1960. Si ribatte il nome di Antonio Maria Roveggio e vengono lette le lettere del Vescovo di Verona (Mons. Carraro) di Vicenza (Mons. Zinato), in cui si sottolinea il fatto "che è in corso la causa di beatificazione", quella del Vicario Generale della Congregazione delle Missioni Africane che esprime il consenso e l'incondizionato plauso per questa titolazione. Ma più di uno degli insegnanti nicchia: va bene il nome, ma dopotutto il Comune deve esprimere il suo parere. Il Segretario nel verbale dice: "... Alla fine delle discussioni, dei chiarimenti, degli impegni ... i professori interpellati "singuli" dal Sig. Preside aderiscono all'unanimità alla proposta di intitolare il liceo ad A.M. Roveggio" . E tuttavia, nel verbale n. 2 del registro dei verbali del collegio professori, in data 26 maggio 1962, su richiesta di un membro si chiede della pratica, viene risposto che tutto è stato fatto per l'intitolazione, ma si dice (al n. 4) che la copia con firme inviata al Sig. Sindaco del Comune di Cologna Veneta in data 23 maggio 1961 nonostante una rispettosa nota di sollecito in data 10 luglio 1961 al n. 6 del riservato ... di entrambe si è tuttora in attesa di riscontro, tanto più che nemmeno il plico dei relativi documenti non è più stato restituito ". Nel comma B del seguente numero 5 si legge testualmente:"... che arbitrariamente era stata fatta l'opposizione del nome "P. Mabil" che tra l'altro era di un cittadino francese (!) il quale gravemente (!) demeritò nei confronti dell'Italia". Dunque si capisce che il Sindaco di quel tempo e la Giunta e il Consiglio non erano d'accordo. Il giorno 31 ottobre 1961 il Sig. Provveditore agili Studi richiese le date alle quali erano state inviate e sollecitate le richieste del parere sull'intitolazione al Sig. Sindaco, dovendo riferire al Sig. Prefetto di Verona. Il Sindaco rispose sì, ma al Prefetto, che a sua volta passò il parere al Sig. Provveditore. Dopo di che la pratica dell'intitolazione della Scuola entrò in un periodo di stasi, tuttavia si ribadisce che il nome di Pier Luigi Mabil "non sia nemmeno da prendere in considerazione, essendo quello di un cittadino francese, giacobino che ha demeritato per l'Italia" Definitivamente la questione si risolve nel 1930 (B.U. 31 -32 del 1° agosto 1963) avendo la Preside incaricata professoressa B. Silingardi mandato a Roma la documentazione. Alla fine dell'anno scolastico 1961 -1962 il Preside Vecchiato è trasferito a Mantova e gli succede la prof. Beniamina Silingardi, titolare di scienze al Liceo di Cologna che rimane fino all'anno 1965, lasciando l'impegno al prof. Pier Luigi Previato, vincitore di concorso a Preside, che resterà a Cologna V.ta dal 1965 al 1969. Nell'ultimo anno di presidenza del prof. Previato viene istituita la sezione staccata di Cerea (1968-69) che resterà legata al Liceo di Cologna "A.M. Roveggio" sino all'anno 1974-75, anno in cui pur diventando Liceo Autonomo, per l'anno in corso resterà amministrativamente legata a Cologna. Con l'inizio dell'anno 1969-70 verrà a reggere il Liceo "Roveggio", comandato, il Preside titolare dell'Ist. Magistrale Carlo Montanari di Verona, il prof. Giovanni Vecchiato e come tale resterà a Cologna Veneta anche negli anni: 1970- 71; 1971-72; 1972-73; 1973-74. Nel gennaio del 1971 essendo stato chiamato a presiedere la Commissione del Concorso Magistrale a Vicenza, il Provveditore Dr. Sillato (prot. 449 del 21.1.1971) nomina Preside supplente fino a contraria disposizione" (cioè sino al ritorno del Preside Vecchiato per gli scrutini di giugno) il prof. B. Brizzolari, titolare di storia e filosofia (vice-preside). Nell'anno 1974-75 il Preside Vecchiato diventa titolare del Liceo di Cologna e tale rimane sino all'anno 1978-79. In quest'ultimo anno tuttavia, per ragioni di salute è sostituito dalla prof. Renata Sartori, ordinaria di matematica e fisica alla quale è data la presidenza per comando. L'anno dopo, il Preside titolare dell' Ist. Magistrale "Guarino Veronese" di San Bonifacio, Bruno Brizzolari, viene trasferito a Cologna Veneta e titolare del "Roveggio" resterà dunque per il 1979-80; 1980-81; 1981-82; 1982-83; 1983-84; 1984-85. Al 10 di settembre 1985 lascerà per raggiunti limiti di età la Scuola, succedendogli il ch.mo prof. Guglielmo Migliorini, già titolare del "Messedaglia" di Verona. Sono, al compimento di quest'anno scolastico, 1985-86, ben ventisette anni di vita come organismo di Stato del Liceo di Cologna che con i tredici del Mabil formano i quarant'anni che ricordiamo. A Cologna le polemiche sono frequenti e a volte di nessun interesse, ma una cosa è certa che parecchi cinquantacinquenni sono stati allievi di questo Liceo; e non si opponga il "Mabil" al "Roveggio". Questa scuola è stata una fonte di cultura notevolissima: basta guardare i risultati degli esami di maturità che farò seguire a questa memoria e, ad essa, si riferiscono cittadini di San Bonifacio, Albaredo, Lonigo, Legnago, almeno sino alla creazione del liceo di Cerea, Monteforte d'Alpone e altri paesi vicini e lontani. Non è intelligente chiedersi se ha giovato alla vita di Cologna perché anche un geometra o un ragioniere deve andarsene se vuol vivere perché il nostro paese, città per decreto imperiale, diventa sempre più piccolo nonostante da qualche anno qualche generoso si dia da fare per tirarlo fuori da questa atmosfera surreale di individui che si sottraggono: si chiede cultura e quando la si fa, si ritrovano sempre i soliti quattro gatti, si chiede questo, si chiede quello, ma nessuno è disposto a pagare di persona, compreso lo scrivente, letterato di un affascinante "hortus conclusus", ma lontano ed evanescente come un Purgatorio dantesco. Ma chi lavora è in qualche modo legato a questa Istituzione che mi auguro possa continuare come "umanesimo reale" senza fare confusioni fatali che portano alla distruzione. Perché, dopo tutto ci si può sentire vicini e ammirare chi pulisce le strade senza parlare di quella cultura e proprio perché magari quel lavoro non ci sentiremo di farlo. Il 30 novembre 1977 il Liceo si trasferisce dall'edificio di una ex Banca in via XX Marzo al civico n. 7, dove già era alloggiato il vecchio "Mabil" a un nuovo edificio moderno, grande e nuovo in via "Verdi" di nuova denominazione. La Provincia di Verona l'ha costruito per i buoni uffici del Sindaco di Cologna, Dr. Luigi Fornasa, pensando alla possibilità di due corsi con altre cinque aule possibili di alternativa e usi vari. L'edificio è nuovo; all'edificio in se si potrebbero porre rilievi per la particolare, diciamo "estetica?!" moderna. Ma è cosa di poco conto di fronte al fatto che un poco alla volta i due corsi si sono realizzati. Perciò, un grazie sincero agli artefici! Il nostro pensiero è rivolto a quelli che ci precedettero, che diedero lustro alla nostra scuola, ma non a loro solamente; è rivolto anche ai nostri giovani che rappresentano la nostra speranza. Passato e futuro sono così legati nel nostro cuore, in un legame che noi abbiamo cura di mantenere, perché nobili tradizioni vivano di vita perenne.

Prof. Bruno Brizzolari